Il Comenius DARE, avviato dalla Guastella nell’ottobre scorso, con partner turchi, polacchi e spagnoli, è tornato nei Paesi Baschi in uno scenario di attività che ha visto protagonisti i ragazzi: Stefano Ippolito, Domenico Carlino, Miriam Corso, Chiara La Barbera, Chiara Schicchi e Giuseppe Di Martino, ospitati nelle famiglie, nella splendida cornice naturalistica della località montana di Sopuerta, dove la scuola è ubicata, hanno vissuto un’esperienza che li ha visti fortemente immersi nella realtà domestica e nel contesto locale. Intenso e a misura di ragazzi il programma ha previsto attività ludiche e ricreative all’aria aperta con l’obiettivo di aggregare e avvicinare i ragazzi , valorizzando la libertà di movimento e canalizzando la fisiologica energia dei nostri adolescenti.
L’attività ludica del primo giorno ha funzionato da “rompicghiaccio” ed ha reso perfettamente naturale e armonioso l’inserimento dei ragazzi nelle famiglie. La cornice quasi fiabesca del territorio dove la scuola era ubicata, caratterizzata da boschi e vaste aree attrezzate ha reso intimamente familiare l’attività di accoglienza. Il programma è stato per i ragazzi digeribile, fruibile e stimolante in ogni suo aspetto. Significativa la visita alla vecchia fonderia di El Pobal, perfettamente funzionante, dove i ragazzi hanno potuto rivivere l’antico e originale processo di produzione del ferro, respirando gli odori, annusando i fumi delle vecchie fucine e osservando la fatica fisica di chi in quei luoghi lavorava. Le conformazioni glaciali eccentriche, simili ad agglomerati corallini, delle grotte di Pozalagua , e le loro caratteristiche cromatiche hanno affascinato e incuriosito lo sguardo dei ragazzi. Accompagnati da un sole molto simile al nostro e con il venticello in poppa, è stata molto apprezzata la gita in barca che da Santurtzi ha costeggiato il fiume fino a portarci nel cuore di Bilbao, dove, improvvisamente lo sguardo è stato sorpreso dalle giocose geometrie e dalla moderna imponenza del Guggenheim. La sosta alla fattoria didattica, ha consentito una full immersion nella realtà rurale locale che i ragazzi hanno vissuto con la vivacità e l’allegria classica della loro età. Il programma di soggiorno sapientemente condito dai succulenti sapori della gastronomia locale, ha viso le famiglie quali attori principali. Famiglie coinvolte ed entusiaste che ci hanno ricordato l’accorato impegno e la motivazione dei genitori di casa nostra. Abbiamo visto genitori sorridenti, efficaci, dinamici, inclusivi, aggreganti, visi rassicuranti e abbracci affettuosi, abbiamo incontrato il nostro stile, lo stile dell’accoglienza mediterranea che ha fatto stare bene i nostri ragazzi. Abbiamo incontrato l’umanità, la protezione, l’attenzione nelle mamme e nei papà che per una settimana hanno preso in adozione i nostri ragazzi. Abbiamo vissuto ancora una volta la gioia della condivisione e rafforzato ancora di più la ricchezza della differenza, la somiglianza nella diversità. Il gruppo di lavoro, Dirigente Scolastico, proff. Antonella Marino, Antonella Cimò, Donatella Orlando e Giampiero La Barbera ha programmato, assieme ai colleghi partner del progetto, le attività dell’ultimo incontro che si svolgerà a Caraman, in Turchia, dal 7 al 12 aprile prossimo. Lì concluderemo questa esperienza , ma non chiuderemo i rapporti di cooperazione e comunicazione. Un progetto di cooperazione europea si chiude solo formalmente, rimane un’opportunità, una finestra aperta, un strada percorribile che apre nuovi mondi, un contenitore di valori, affetto e amicizia tra i popoli. I nostri ragazzi hanno la chiave per questa porta e la bussola per queste strade, sapranno continuare e diventare autentici cittadini europei.
Grazie all’Agenzia Nazionale LLP che riconosce e approva la validità dei nostri progetti e un grazie speciale alla professoressa Antonella Marino, coordinatrice del progetto, che con sapienza, pazienza e dovizia di attenzione trova in Europa i nostri amici.