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Mi spiegate come faccio ad uscire di casa?

Continua senza provvedimenti il problema del randagismo. La segnalazione di una lettrice

Mi spiegate come faccio ad uscire di casa?

Una domanda semplice, che in realtà in un paese civile non bisognerebbe neppure porsi. Jessica Lo Gerfo ci ha scritto per palesarci tutto il suo disappunto per una situazione divenuta intollerabile.

Siamo nei pressi del Viale Europa, alle spalle di un noto supermercato, davanti l'ingresso dell'abitazione di Jessica stazionano dei cani randagi, che di fatto non le permettono di uscire. "Io ho paura dei cani e a volte quando rientro o quando esco da casa mi rincorrono e comprendete che per me questo diventa un problema".

"Nella mia zona – prosegue Jessica –  di giorno ci sono tantissimi bambini che giocano e questi cani possono rappresentare un serio pericolo".

Non è la prima volta che segnaliamo le lamentele dei cittadini riguardo alla problematica del randagismo, la cosa che francamente ci rende perplessi è che nonostante se ne parli da mesi, nessun provvedimento è stato adottato dall'amministrazione, nessuna soluzione a questo problema, anzi ad oggi non ci risultano neppure proposte per ovviare ad un problema, che invece esiste e che riguarda l'incolumità dei cittadini, prima ancora del decoro e dell'ordine pubblico.

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11 Commenti

  1. Ciro Costanza

    possibile che non si riesca a risolvere neanche un problema cosi' banale? Cara sindaca capisco che i cani non votano..tranne alcuni...possibile che sento parlare di randagismo da un anno e non si e' preso mai un solo provvedimento?

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  2. totuccio

    Il problema si risolverà quando accadrà la prima tragedia, ma dico io è così difficile risolvere un problema così semplice? Sindaco, assessori e consiglieri dai cavolo anche voi avete figli, la sicurezza al primo posto.

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  3. Bau bau; micio micio

    Jessica, un sindaco risponde personalmente di eventuali danni. Si appelli alla legge 447/95 art. 9 ed all'art. 32 della Costituzione. Scriva alla sindachessa e reclami i suoi diritti.

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  4. Milo Guagliardo

    Bau Bau a tutti! Io sono un cane di taglia medio piccola e quando esco con il tizio che mi porta a spasso siamo costretti a cambiare continuamente strada per evitare branchi di miei simili che che si aggirano con fare poco rassicurante per le vie del paese, per me non sarebbe un problema passarci vicino anzi...... ma il tizio che mi porta si preoccupa per la mia e per la sua incolumità visto che si è trovato un paio di volte a dovere fronteggiare quattro - cinque brutti ceppi che ci ringhiano contro. Spero che chi vi amministra faccia qualcosa per rendere anche le mie passeggiate più sicure.

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  5. XXX

    Jessica è semplice invia un SMS o contatta le Iene gli spieghi la situazione vedrai che in due minuti avrai i risultati. Arriva Stoppa

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  6. Nanasvariata

    Ma l'amministrazione che fa? Si gratta la pancia? Pettina gli scarafaggi? Ioca a sette e menzo? Finirà che qualcuno si romperà le scatole e sarà la fine per questi poveri cuccioli che sono semplicemente il prodotto della cattiveria umana, perchè se gli uomini non abbandonassero i cani questi non sarebbero per strada! Appena qualcuno si stancherà inizieranno gli avvelenamenti, dobbiamo arrivare a tanto? O aspettiamo che venga morso uno stretto parente del sindaco per muoverci? Io amo i cani e prima ancora di amarli li rispetto, ma sono consapevole del fatto che c'è anche tanta gente che non li apprezza e che teme per i propri figli, per carità li capisco, io non sono un'estremista, mi chiedo solo cosa dovremmo fare per risolvere tale problema prima che qualcuno (uomo o amico a quattro zampe) si faccia male!

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    1. anthony

      Salve Nanasvariata. Dobbiamo solo aspettare che cambi la moda e ritorni la moda per la salvaguardia dei cani. Prima che molti facciano la fatica ad alzare e puntarmi il dito indice contro, dico solo una cosa e poi potete anche aggredirmi. Quasi 5 anni fa un bimbo viene investito, martoriato a terra e non ce ne frego un "C PUNTATO A NESSUNO". Dopo qualche giorno un cane che aamava attraversare lo scorrimento veloce, venne investito e si apri un inchiesta, Un randagio venne dato fuoco a piano stoppa e tutta l'opinione pubblica si mobilitò per dargli le cure e poi ci fu la fila per poterlo adottare. Poi venne la scia delle polpette avvelenate e tutti sconvolti alla ricerca dell'essere mostruoso. Quelli erano i tempi in cui vi era la moda dell'essere animalista; adesso per il momento vi è la moda dell'anti animalista e coloro che smuovevano le crociate a chi toccava un cane, per il momento smuovono guerra ai cani che prima adoravano.

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  7. stefania

    a Misilmeri come in altri paesi ci sono tanti randagi perche' sono stati abbandonati ....ci vorrebbe un rifugio qui a Misilmeri e poi tutti i cani con micro cip cosi prima di abbandonarli ci pensano un bel po'...nn sono giocatoli quando non vi va' piu' li buttate.

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  8. Un Canile no!!!

    Scusate Amministrazione ed enti Locali, il nostro paese è diventato più ampio e purtroppo ad oggi c'è gente che per ovvi motivi abbandona i propri cani, gli stessi, non avendo un proprietario diventano randagi costituendo un pericolo per tutti. Considerato che vi è un'associazione “4 Zampe Misilmeri” non pensate che sia il caso di prendere in considerazione di istituire un canile comunale visto che vi sono volontari?? Capisco che la burocrazia è molta, i tempi sono lunghi ma iniziate a prendere provvedimenti e valutare di risolvere i problemi comuni che rendono il nostro paese migliore.

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  9. filippo

    A me piacciono molto i cani, ma questi quando cominciano a creare problemi alle persone il problema diventano loro stessi. Se fossero innocui allora nulla da dire, ma qui vedo dei randagi abbaiare insistentemente e con rabbia alle auto che camminano nei nostri viali, anche vicino scuole frequentate dai nostri ragazzi. Quindi io credo, visto il problema che stanno creando, di abbattere il problema prendendo una soluzione, noi cittadini, anche dastrica per questi randagi.

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  10. Progresso per l'Europa

    Il fenomeno del randagismo che certamente comporta problemi di sicurezza e di igiene pubblica, nei vari paesi è regolato da leggi specifiche. Alcuni anni fa il WWG propose alcune soluzioni: 1.Canile Comunale 2.Randagismo Controllato canile Comunale: a)Istituire uno studio che permetta un monitoraggio della situazione demografica canina su tutto il territorio comunale, al fine di garantire una visione completa della questione. b)Costruzione di un canile comunale con un numero massimo di n° ??? ospiti, dotato di una sezione che funga da canile sanitario e di una da canile-rifugio(nel rispetto delle normative vigenti). Il ricovero riguarderà prevalentemente o quasi esclusivamente cani randagi presenti ricorrentemente nelle zone residenziali ed abitative. 2. Affidamento della gestione del canile a terzi, preferibilmente cooperativa giovanile. In ogni caso nella convenzione da stipulare con il Comune dovrà prevedersi la possibilità da parte anche delle associazioni ambientaliste (WWF e LAV) di effettuare una funzione di controllo e l’apertura obbligatoria al pubblico. 3. Ritiro dei cani, attualmente presso strutture di altre città e che siano a carico finanziario del nostro Comune e loro ricovero nel nuovo canile comunale, al fine di ottimizzare la spesa per il loro mantenimento. Avvio di una campagna di adozioni dei cani del canile da parte di privati cittadini. Questo punto è essenziale per la tutela dei diritti degli animali e consente il contenimento della spesa. A regime, cioè, ci dovrà essere una uguaglianza tra il numero dei cani che vengono ricoverati nel canile ed il numero di quelli che vengono adottati. Tale campagna dovrà essere supportata da azioni pubblicistiche di sensibilizzazione da prevedersi nella convenzione. Randagismo controllato 1. Previsione della figura del “cane libero accudito” e del “cane libero di quartiere” contestualmente all’avvio di una campagna di adozioni degnamente promossa e pubblicizzata. 2. Rafforzamento delle azioni mirate al rispetto delle normative circa il maltrattamento (ad esempio l’omessa cura, la violenza, l’abbandono e la detenzione forzata), l’anagrafe canina e felina, l’applicazione di microchip e l’igiene pubblica (deiezioni). Ricordiamo che sull’abbandono degli animali si è innestato un giro di affari stimato intorno ai 500 milioni di euro che ha fatto la fortuna di alcuni privati senza scrupoli. Chi abbandona un animale commette un reato punibile penalmente in base alla nuova Legge 189/04. 3. Avvio della campagna sterilizzazione dei randagi, compatibilmente con le indicazioni delle associazioni animaliste, solo ed esclusivamente se le precedenti azioni illustrate non dimostrassero alcuna efficacia. E comunque come in altre realtà cimitero per animali da affezione inceneritore ecc ecc

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