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Ricetta di Natale: Pasta chi vrocculi arriminati

Il mese di Dicembre è il più ricco di festeggiamenti, tradizioni e “mangiate”, quest’anno visto il clima di austerità dovuta alla crisi, si rinuncerà sicuramente a tanto, ma deve essere la cucina “povera” palermitana ad aiutare a sollevare l’umore senza gravare troppo sulle tasche.
Ecco perché ho deciso di preparare per voi un menù natalizio, con la cucina popolare, una cucina ricca di “tradizione”, una cucina piena di ricordi….

PRIMO: “Pasta chi vrocculi arriminati”

È un altro dei piatti tipici della Sicilia che, come al solito, subisce tante trasformazioni da provincia a provincia. È importante però spiegare che noi, a Palermo, chiamiamo broccolo ciò che in altre parti d’Italia è il cavolfiore. La nostra ricetta è quella tradizionale palermitana.

Ingredienti per 4 persone:

  • 500 grammi di bucatini
  • 1 broccolo di media grandezza
  • 2 cipolle
  • 50 grammi di uvetta e pinoli
  • 4 sarde salate
  • Olio evo
  • Sale e pepe q.b.
  • 2 bustine di zafferano
  • 100 grammi di pangrattato
  • 2 cucchiaini di zucchero semolat

Procedimento:

Mettere ad ammorbidire in acqua tiepida l’uvetta e i pinoli. Lessare in acqua salata le cimette e le parti più morbide del il broccolo, conservare l’acqua di cottura (la useremo per cuocere la pasta).
Tagliare finemente le cipolle e soffriggerle in un tegame. Appena la cipolla sarà imbiondita aggiungere le sarde salate, pulite e diliscate, pestarle in modo da ridurle in poltiglia, aggiungere l’uvetta e i pinoli scolati e fare insaporire per qualche minuto. A questo punto unire il broccolo lessato in precedenza e spolverare un po’ di pepe macinato fresco. Amalgamare bene (arriminare) con un cucchiaio di legno in modo da ridurre il broccolo quasi in poltiglia. Unire una bustina di zafferano sciolta con qualche cucchiaio di acqua di bollitura dei broccoli, portare a cottura e togliere dal fuoco.
Cuocere la pasta nell’acqua del broccolo messa da parte e unirvi l’altra bustina di zafferano. Colarli e servirli con il condimento. Spolverare con la “muddica atturrata” che si ottiene nella seguente maniera: mettere in un padellino il pangrattato, farlo tostare senza farlo bruciare, quando sarà ben colorato scendere dal fuoco unire poco olio e mescolare bene. Allorché l’olio sarà assorbito dal pangrattato aggiungere due cucchiaini di zucchero semolato

Variante con la salsiccia:
Seguire la ricetta sopra descritta fin quando nel soffritto vengono sciolte le sarde salate, a questo punto aggiungeremo due o tre nodi di salsiccia spappolata, farla rosolare per qualche minuto, sfumare con vino bianco e poi procedere normalmente.

Variante al forno (senza salsiccia):
Procedere come sopra lasciando i bucatini più al dente, versarli in una teglia precedentemente oleata e spolverata di pangrattato. Cospargere sulla pasta la “mollica atturrata” e il pecorino grattugiato e infornare per circa venti minuti in forno a 180°. Servire tagliando a porzioni.

Ricetta di Ciro Pepe

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3 Commenti

  1. adele

    OTTIMA RICETTA, di sicuro successo.Già la faceva mia nonna; poi mia madre; adesso io, esattamente come descritto.

    Ma un consiglio alle giovani cuoche vorrei darlo (perdonami!)

    1) usate zafferano a fili , quello vero, non la polvere colorata ed insapore;

    2) se optate per la salsiccia, non adoperate le acciughe

    3)potete anche usare un buon cucchiaio di concentrato di pomodoro (in aggiunta allo zafferano), per intenderci, l'ASTRATTU fatto in casa.

    4) se non gradite i bucatini,usate pennette ( come chiedono i miei figli)

    Per il resto, la ricetta è collaudatissima e perfettamente in PEPE. Complimenti e buon lavoro.

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  2. giuliana

    @ADELE

    Cara Signora Adele ho letto 3ricette inviate da Ciro Pepe e 3 ricette su 3hanno dei suoi commenti in cui si consiglia di fare in altri modi o con atlri ingredienti e così via!mi chiedo perchè non le invia lei come di solito usa farle!ognuno ha le sue varianti...!poi volevo dirle che Ciro è uno chef emergente che ha molta competenza e grande capacità!è un diamante nel nostro paese e molte ricette magari vengono riadattate alla nuova cucina o nouvelle cuisine!

    PS vada a trovarlo al suo ristorante e scoprirà quante squisitezze e come una semplice pasta con olio diventa diversa al palato,ricca di sapori ed emozioni!
    CORDIALI SALUTI E BUONE FESTE

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  3. adele

    GIULIANA: Non ho mai messo in dubbio la bravura di PEPE. Semplicemente, avendo seguito un corso di F.P.C, Cordon bleu de France - ma palermitano di nascita- ho appreso le tecniche per adattare le ricette alle persone non più giovani con problemi di glicemia, colesterolo, ipertensione etc... Pertanto , lungi dal voler criticare il giovane chef, ritenevo di non danneggiarlo dando suggerimenti agli interessati per l'ottenimento di pietanze più leggere...Ma se questo disturba,posso esimermi dal farlo.Buone Feste anche a Lei

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