Sabato 28 Aprile Sinistra Ecologia Libertà ha fatto la sua Manifestazione, Politica ed Antimafia, qui a Misilmeri.
Poche le persone davanti, molte di più quelle che ascoltavano più lontano. Sento il dovere morale ed etico di ringraziare le persone di altri orientamenti politici o di nessun orientamento, che non hanno avuto timore alcuno ad ascoltare le nostre ragioni.
La cosa a mio avviso più importante è stata manifestare pubblicamente il nostro pensiero.
Spero che le altre organizzazioni politiche , qualora ve ne siano qui a Misilmeri, facciano sentire a loro volta la loro voce, prendano posizione pubblicamente: se non lo faranno si aprirà un problema serio sulla loro credibilità residuale, o sulla loro presentabilità.
E’ solo in questo modo che nasce il confronto leale. Leale sopratutto nei confronti della cittadinanza.
E’ il confronto che stimola i pensieri ed il ragionamento, che fa scaturire le deduzioni e può portare alla luce della verità.
Il silenzio è solo complice della nascita del malaffare e della mala Politica, quella che purtroppo Misilmeri conosce molto bene.
Il dibattito ed il confronto leale e pubblico è invece il sale della crescita civile e della buona Politica: queste due condizioni sono necessarie per lo sviluppo civile e per la crescita economica di una collettività, condizioni che Misilmeri non ha mai conosciuto.
Ma non basta. Non bastano queste due condizioni da sole, ce ne vuole una terza: l’impermeabilità.
Non basta cioè essere delle brave persone, leali e preparate, se ci si piega alla prima folata di vento, se ci si mette a “disposizione” appena arriva la prima “antifona” del “Capofamiglia” locale.
Occorre invece essere robusti e con i nervi saldi, avere la consapevolezza che alla nostra Latitudine occuparsi di Politica (quella buona) può comportare qualche rischio e “tirata di giacca” ed occorre sopratutto esserne consapevoli e fermi, non inclinarsi da quel lato della giacca.
Solo con la pulizia Morale, Etica e Politica si può uscire dalle tenebre e creare le condizioni per lo sviluppo vero, crescente e duraturo.
Cioè buona programmazione dei servizi e del territorio, impegno, impermeabilità sono condizioni che permetteranno agli imprenditori ed alla cooperazione, un giorno, di investire nel nostro Comune, ai soldi di girare, agli investimenti pubblici di essere liberati, portando risultati e lavoro vero, vivibilità e decoro civile.
Malgrado ciò so benissimo che questo, di per sé difficile ma possibile, non sarà sufficiente; nessuno di noi si illuda, le ricette per lo sviluppo non passano solo per le politiche locali.
Le altre condizioni necessarie allo sviluppo sono collegate a dinamiche macroeconomiche e dipendono da scelte governative come accesso al credito, riduzione della burocrazia e della spesa, regolamentazione dei mercati al consumo, domanda interna ed altri fattori.
Ecco perché ho scelto un Partito strutturato anche su scala regionale e nazionale.
Nessuna lista civica inciderà mai a livello regionale e nazionale, nasce e muore nello stesso posto, con troppi avventurieri della (mala) politica che entrano ed escono come mosche in un bagno sporco.
A proposito del fatto che è di moda essere antipolitico, antipartitico etc., vi ricordo che nel 1994 un miliardario milanese scese in campo contro i partiti e la partitocrazia, menando per il naso milioni e milioni di persone nella più grande operazione Mediatico-Massonica-Populistica mairealizzata fino allora, diventando poi la partitocrazia-monocratica per eccellenza.
Come ci è finita lo sapete e le conseguenze le stiamo pagando ora e le pagheremo ancora di più nel futuro prossimo.
Ecco perché, come Partito intendiamo lavorare, per portare i nostri rappresentanti dentro le Aule dove quelle scelte si compiono, affinché quelle scelte siano riferibili e collegabili a bisogni veri e concreti di un territorio e della sua popolazione, buttando fuori a calci nel culo quei politici politicanti, buffoneschi, cafoni, con le mani lunghe ed il cervello corto.
Su quelle scelte occorre che i cittadini intervengano, che noi misilmeresi interveniamo, per la nostra quota parte.
Intervenire significa innanzitutto chiamare a responsabilità chi ha avuto un mandato elettorale e lo a messo al servizio del malaffare, non rinnovando ad occhi chiusi il consenso elettorale, quando sarà il momento.
Non scordiamoci, cari concittadini, che alle ultime elezioni locali tanti amici e parenti si sono presentati chiedendo il consenso, conosciute come brave persone e poi ci hanno portato a questo disastro. E’ giusto rispettare l’amicizia, la parentela, ma non scambiatele con il voto. Quest’ultimo è una delega personale a tempo, da attribuire solo a chi può rappresentare i nostri interessi collettivi, quelli veri.
La politica deve essere responsabilità: dove sono le liste dei partiti e le liste civiche che pullulavano Misilmeri alle ultime elezioni? Cosa pensano di questa situazione? Come intendono reagire?
Guardate in faccia, dritto negli occhi chi si presenterà la prossima volta e non abbiate timore ad esprimere eventualmente il vostro dissenso, pubblicamente e senza peli sulla lingua, perché non abbiamo più nulla da perdere, solo qualcosa da guadagnare.
Antonino Bonanno (Sinistra Ecologia Libertà)


a misilmeri niente si può fare è un paesello medievale dove non c'è cultura e voglia di far qualcosa !!!
Basta dire che ci meritiamo di vivere in mezzo alla munnizza...