“U mazzune, è arte offerta a Cristo, e cioè un’arte del cuore”. Ogni singolo elemento presente è un segno tangibile della fede cristiana, dell’arte manuale di chi lo costruisce, della devozione di un paese.
La sua preparazione avviene il sabato che precede la pasqua di resurrezione, ma alcune persone già parecchie settimane prima si mettono all’affannosa ricerca di particolari tipi di fiori, che possano splendere al meglio il giorno dell’Incontro, e con questo rendere ancora più grazia al Signore. Per prepararlo occorre tanto lavoro e sacrificio, alcune famiglie per tradizione continuano a rendere visibile il lavoro che un tempo svolgevo i padri, gli zii e i nonni, altre ancora cominciano ad imparare dai “maestri” di quest’arte , per voto di devozione fatto al Signore per grazia ricevuta. Famiglie come i Lo Bue e gli Ippolito vantano addirittura una tradizione lunga più di cento anni.
Quando si da inizio al suo rivestimento, in cima viene posta una palma bianca, segno dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme. Poi seguono sino alla fine fiori variopinti come le fresie, le rose, i garofani, le viole ciocche, gli anemoni, i tulipani, i ranuncoli. Tutti i fiori vengono legati con un unico filo di spago che dalla cima si snoda fino alla base della forma; successivamente il mazzune viene ulteriormente arricchito con i seguenti ornamenti: Le bandierine che sventolano, segno di vittoria, le bianche segno di purezza, le verdi segno di speranza, le rosse segno di sacrificio, gli altri colori segno della vita. Ultimata la posa dei fiori e delle bandierine vengono aggiunti i frutti come le mele, le arance ei mandarini ma anche frutti di fuori stagione come l’uva, i fichidindia, le nespole, le fragole che rappresentano le primizie che si offrono per prima a Dio; ed ancora i ramoscelli di ulivo segno di Pace e di riconciliazione con Cristo. Nella parte bassa il Mazzune si completa con tanti nastri di colori vivaci e variopinti i quali segnano la gioia e la festa della Risurrezione di Cristo. In una bandiera un po’ più grande e diversa dalle altre quasi come fosse un’icona, è raffigurato Il Cristo Risorto, segno di vittoria sulla morte, in questa bandiera viene anche trascritto il nome della famiglia che ha preparato il mazzune stesso.
Anticamente “A Cunsata du Mazzuni” , serviva anche come incontro delle famiglie, per stare una serata insieme , e tutti, dai piccoli ai grandi, ognuno preparava il suo mazzolino di fiori per darlo al capo costruttore del mazzune, e con tanta armonia quella forma di pino in legname, pian piano veniva rivestita di ricchi colori di fiori. Quando il lavoro era terminato il padrone di casa dove si animava detto mazzune, offriva dei biscotti e da bere, poi magari si accendeva il giradischi e si ballava.
La mattina della domenica di Pasqua ogni famiglia o confraternita munita di carrellino conduce il mazzune presso le due vare su cui esso verrà collocato, quattro di essi andranno nella vara del Cristo Risorto posta nella chiesa di S. Paolino, gli altri quattro saranno disposti nella vara della Madonna posta nella chiesa del Collegio di Maria. Una volta sistemati in ordine di anzianità ( davanti le famiglie con la tradizione più antica, e dietro i restanti), i mazzuna vengono legati tutti intorno da una corda spessa che servirà a tenere ben salde le forme durante la corsa dell’incontro e la percorrenza della processione. Terminato l’evento i mazzuna si riportano nelle case dove vengono spogliati dei loro fiori e frutti benedetti e distribuiti tra i vari parenti e amici che ne fanno richiesta.
Inviato da Marco Giammona
Lo scorso anno noi di Misilmeri Blog avevamo lanciato una proposta e cioè quella di fare in modo che le famiglie realizzassero i propri “mazzuna” in Piazza, ma a quanto pare la tradizione non lo permette. Adesso chiediamo almeno che vengano resi pubblici gli orari e i luoghi dove verranno preparati così che più gente possibile possa andarli a guardare.


Lo scorso anno noi di Misilmeri Blog avevamo lanciato una proposta e cioè quella di fare in modo che le famiglie realizzassero i propri “mazzuna” in Piazza, ma a quanto pare la tradizione non lo permette. Adesso chiediamo almeno che vengano resi pubblici gli orari e i luoghi dove verranno preparati così che più gente possibile possa andarli a guardare.
Come ogni anno, assolutamente e totalmente disponibili alla condivisione di questo momento che coniuga tradizione e religione.
Sono circa 25 anni che condividiamo con amici o semplici curiosi la "cunzata ru mazzuni " che viene gentilmente effettuata per noi dal "mastro" Gaspare Lo Bue in via silvio Pellico n.11, traversa di via A. Garibaldi (strata 'nchiano) dalle ore 15.00 a conclusione del lavoro.
buon giorno a tutti .. anche noi famiglia lo bue siamo lieti di condividere questa tradizione.. che viene effettuata dalle 20:30 in poi in via savanarola vicino chiesa di San Francesco!! Cordiali Saluti e una serena e buona pasqua a tutti!!!
ad un certo punto il signor marco Giammona afferma " quando il lavoro di preparazione finiva, il padrone di casa offriva biscotti e da bere, poi magari si accendeva il giradischi e si ballava" ora io mi chiedo e chiedo quando mai si è sentito di feste danzanti nella settimana santa??????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma che razza di religiosità era ? biscotti...vino....danze....e magari botti e canti .............................