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U viscotto ri San Martino e u Calamo

Oggi 11 Novembre come ogni anno in questo periodo si rinnova la tradizione “ru viscottu ri San Martino abbagnatu nn’u calamo“. Il santo, vescovo di Tours viene rappresentato nella iconografia cristiana, vestito da centurione in sella ad un cavallo. Di San Martino si ricordano alcuni anedotti come quando strappò il suo mantello per offrirlo ad un uomo intirizzito dal freddo incontrato per strada. Si narra che quel gesto portò al cambiamento climatico passando dalla neve ad un tiepido sole, da quel momento si parla di “Estate di San Martino“. Spesso il santo è associato al vino, tanto da essere noto come santo protettore degli ubriaconi. Per San Martino si dice: “si spilla la botte e si assaggia il vino”, “a San Martino ogni mosto è vino” oppure “s’ammazza lu porco e si sazza lu vinu”. Infatti in alcune zone della Sicilia si usa sopprimere il maiale e farne prosciutti, salami, zamponi e salsicce da spruzzare con il vino novello appena spillato. La tradizione inoltre prevede, un San Martino dei ricchi quello dell’11 Novembre, e un San Martino dei poveri che per festeggiare attendevano la prima domenica successiva all’11 Novembre, poichè la “simanata” veniva data il sabato. Il San Martino dei poveri veniva festeggiato a Palermo ed in provincia, quindi anche a Misilmeri con il rito del Biscotto di San Martino, “abbagnatu nn’u muscato“, biscotto inzuppato nel vino moscato. Oggi i biscotti si trovano anche morbidi, tagliati e riempiti di ricotta, panna, crema ma che somigliano più a bignè.

Per chi volesse cimentarsi ecco la ricetta per i biscotti di San Martino.

Ingredienti:
1 kg di farina
300 g di zucchero
250 g di sugna
60 g di lievito
40 g di semi d’anice/finocchio

Preparazione: Lavorate la farina con lo zucchero, la sugna e il lievito sciolto in una tazza di acqua tiepida; aggiungete i semi d’anice e lavorate la pasta fino ad ottenere un impasto compatto. Lasciate riposare per circa mezz’ora. Spianate la pasta e formate tante ciambelline, che disporrete su di una teglia unta d’olio. Prima di mettere a cuocere nel forno a media temperatura, lasciate lievitare per circa un’ora. Togliete le ciambelline dal fuoco appena avranno un colore dorato.

Per quanto riguarda il “calamo”, questo si deve preparare al momento della vendemmia. Per le quantità: ad ogni litro di mosto bisogna aggiungere 1/4 litro di alcool puro e imbottigliare immediatamente e poi a san Martino filtrare il composto.

Ricetta di Nonna Rosa

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