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U n’contro ri Pasqua a Misilmeri

Alle ore 11:30 in Piazza Comitato

U n’contro ri Pasqua a Misilmeri

…Intorno le ore 11 si riempie per incanto fino all’inverosimile tutta la grande piazza principale del Paese dove dovrà avvenire « L’Incontro ». Le grandi gradinate della Chiesa Madre e del Municipio come in un proscenio si riempiono di gente specialmente di donne e bambine che fanno sfoggio delle loro vesti multicolori, per la prima comparsa della moda primaverile. Lentamente esce allora dalla Chiesa di S.Rosalia detta anche di S. Paolino il Cristo Risorto a viso scoperto montato sulla sua leggerissima e bassissima vara tra i suoi quattro mazzuni di fiori , accompagnato dall’Arciprete e parte del Clero con i chierichetti nonché il Consiglio e parte dei confrati della Confraternita del SS.mo Sacramento (che cura i riti della Settimana Santa di Misilmeri). Intanto si comincia a snodare l’altra processione della Madonna coperta da un velo nero sul volto, montata pure su una vara identica con altri quattro mazzuna che sta uscendo dalla Chiesa del Collegio di Maria col resto del clero e confrati……entrambe le processioni sono procedute dal rullo inteso dei tamburi…..Quando le due Immagini sono a vista nella piazza accelerando a poco a poco il loro movimento, finalmente finiscono in una impetuosa corsa ad incontrarsi nel bel mezzo della piazza fra la commozione e la felicità degli spettatori….

tratto da da “La storia di Misilmeri”,1983 Mons.F.Romano – www.benvenutiamisilmeri.it
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4 Commenti

  1. Laura

    Passano gli anni,ma l'incontro di pasqua è sempre meraviglioso e commuovente!!W u Signuruzzo ru n'contro

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U n’contro ri Pasqua a Misilmeri

…Intorno le ore 11 si riempie per incanto fino all’inverosimile tutta la grande piazza principale del Paese dove dovrà avvenire « L’Incontro ». Le grandi gradinate della Chiesa Madre e del Municipio come in un proscenio si riempiono di gente specialmente di donne e bambine che fanno sfoggio delle loro vesti multicolori, per la prima comparsa della moda primaverile. Lentamente esce allora dalla Chiesa di S.Rosalia detta anche di S. Paolino il Cristo Risorto a viso scoperto montato sulla sua leggerissima e bassissima vara tra i suoi quattro mazzuni di fiori , accompagnato dall’Arciprete e parte del Clero con i chierichetti nonché il Consiglio e parte dei confrati della Confraternita del SS.mo Sacramento (che cura i riti della Settimana Santa di Misilmeri). Intanto si comincia a snodare l’altra processione della Madonna coperta da un velo nero sul volto, montata pure su una vara identica con altri quattro mazzuna che sta uscendo dalla Chiesa del Collegio di Maria col resto del clero e confrati……entrambe le processioni sono procedute dal rullo inteso dei tamburi…..Quando le due Immagini sono a vista nella piazza accelerando a poco a poco il loro movimento, finalmente finiscono in una impetuosa corsa ad incontrarsi nel bel mezzo della piazza fra la commozione e la felicità degli spettatori….

tratto da da “La storia di Misilmeri”,1983 Mons.F.Romano – www.benvenutiamisilmeri.it

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18 Commenti

  1. Rosa Fina

    avete visto l'uccellino dentro la gabbia posto sul mazzune anteriore di sinistra della madonna?

    A me è sembrata una cosa strana, invece parlando con i miei nonni mi hanno detto che usanza voleva che si mettessero gli uccelli vivi attaccati con dello spago oppure incollando le zampe.

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  2. mozart

    x rosa fina
    usanza barbara !!!! da non tramandare!!!!!!!!!!
    incollare le zampe a degli uccellini............barbarie, barbarie........e ancora barbarie......................

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  3. Giuseppe Giordano

    Sempre a peggiorare! (e non per essere contraddittrio). Tante cose non vanno già da anni, e purtroppo continuano a ripetersi, a discapito della buona riuscita di quello che dovrebbe essere un momento speciale, emozionante, unico, dell'intero ciclo dell'anno.

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  4. Roberto

    ...macchine parcheggiate lungo il percorso, i bar della piazza con la musica a tutto volume pieni di ragazzi che già alle 11 di mattina bevono alcolici..... e tutto questo durante una manifestazione religiosa che si ripete ormai da più di 100 anni..... Che vergogna!!!!!

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  5. Giuseppe Giordano

    Mi riferisco a tanti aspetti (alcuni dei quali preferisco non elencarli in questa sede.
    Ma più di tutti mi preme sottolineare che:
    1) il "percorso" delle vare durante l'incontro è stato modificato a discapito della riuscita ottimale della corsa. Infatti vi ricorderete sicuramente che la vara del Cristo iniziava la sua corsa sulla piazza del municipio, essendo in questo modo in linea con quella della Madonna. Adesso a motivo della curva, i portatori delle due vare non si vedono e ogni anno puntualmente succede che qualcuno si fermi o rallanti ad aspettare che arrivi l'altra vare. (cosa che rovina la magia della corsa "impetuosa" (come la definiva Padre Romano!)

    2) Al momento dell'incontro le vare non fanno più la "giravolta", stupenda azione coreutica che veramente era una "danza alla vita", segno di una resurrezione sociale. Ma si limitano a girarsi solamente verso la chiesa madre.

    3) COSA ASSURDA PIU' DI OGNI ALTRA: Quando ancora le due vare stanno terminando l'ultimo tratto di corsa, una voce di un confrate puntualmente, anno per anno, esclama: "facemu largu ca avemu a tràsiri i vari", VERGOGNA!!! Ancona nessuno ha capito che le vare con i mazzuna vanno ammirate alla luce del sole. Bisogna dare la possibilità alla gente del luogo, e soprattutto a quanti vengono da fuori, di ammirare le due vare e poter fare anche delle foto. LAsciate fuori sul pianerottolo della chiesa i fercoli con i mazzuna (la messa si può celebrare lo stesso senza statue nella chiesa). Che senso ha entrarle nel buio della chiesa, spegnendo la magia dei colori dei mazzuna, dei nastri, dei frutti, delle bandierine... per metterle "a gnuni" in fondo alla chiesa (accanto alla porta d'ingresso)? Calcolando il tempo, l'azione dell'incontro dura soli 30 secondi. 30 secondi per ammirare le due vare, 30 secndi per ammirare i mazzuna, frutto di tante ore di lavoro da parte di devoti.

    4) Ultimo punto: La sera al ritorno della processione quanti vogliono possono assistere al barbaro spettacolo dello spoglio delle vare dinanzi alla chiesa! Infatti non capisco perche le vare non devono rientrare all'interno della chiesa es essere smontate lì, anziche dare luogo a un indecoroso spettacolo che vede le statue smontate tipo pupi da spettacolo, togliendo loro le braccia, le mani, con gente che se carica sulle spalle tipo sacchi di patate, etc...!

    C'è bisogno di un po' più di buon senso per ottenere risultati migliori e più decorosi.

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  6. Cicciopasticcio

    Caro Giuseppe quello che dici è la pura e santa verità. Purtroppo con l'andare degli anni le cose vanno a peggiorare. Bisogna sensibilizzare in primis la confraternita che è a capo di questa macchina organizzativa che comincia a perdere benzina....L'unica tradizione che è rimasta sta diventando toccata e fuga. La gente che viene da fuori assiste a queste breve corsa e poi va via....Quando se si organizza in modo diverso si puo' dare la possibilità a chi viene da fuori di ammirare i " MAZZUNA " che bellissime composizioni di fiori e frutta che quest'anno sono stati adornati pure con una piccola gabbietta con degli uccellini come voleva la tradizione. Gli antichi dicevano " ERRANDO DISCITUR" Speriamo che si rendano conto con il passar del tempo di quello che stanno facendo.

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  7. Giuseppe Corso

    L' incontro di Pasqua!!! Una tra le più emozionanti e sentite manifestazioni religiose della nostra città di Misilmeri, dopo quella del Venerdì Santo. Dopo infatti quell' atmosfera triste, mesta e solenne in cui si ritrova ogni anno la nostra cittadina nel giorno del venerdì santo nell'antico quartiere di San Francesco dove rievoca gli ultimi istanti della vita di Gesù Crocifisso, con la stessa intensità, da sempre il nostro popolo, sebbene in un'atmosfera gioiosa e festante, vive il tanto atteso incontro di Pasqua. Ripercorrendo i miei ricordi da quando piccolino mio nonno, mano nella mano, mi portava la mattina di Pasqua all'incontro, noto mio malgrado, che molte cose sono cambiate.
    Purtroppo devo dire in peggio!!!! E in questo condivido il pensiero di Giordano e di "Pasticcio".
    Mio nonno, che era un vecchio confrate del Sacramento, mi raccontava sempre i dettagli che la confraternita cercava di curare per la riuscita ottimale dello stesso Incontro. Anche perchè secondo la mentalità di allora, la cattiva riuscita dell'Incontro avrebbe compresso la "buona annata" delle nostre campagne. Se mio nonno fosse vivo e avesse visto l'incontro degli ultimi decenni, si sarebbe venduto tutti i terreni perchè le "annate" sarebbero state tutte negative, vista la scadente e scoraggiante riuscita dell'Incontro. Perdonate la simpatica parentesi di mio Nonno!!!
    Perchè una manifestazione così importante e sentita ha perso il suo fascino originario??? Ci siamo posti questo quesito??? Le risposte potrebbero essere molteplici ma la verità è unica. Chi infatti coordina questa manifestazione negli ultimi decenni ha fatto sì, attraverso scelte e modifiche insensate, che l'incontro abbia sempre un risultato pessimo. Per prima cosa, come sosteneva Giordano, il cambio della postazione iniziale della vara del Cristo, dallo spiazzale davanti il palazzo comunale allo "stretto" della piazza. Questo erratissimo cambiamento non permette ai portatori del Cristo di vedere i portatori della vara della Madonna e quindi di correre in sintonia con essi. Risultato??? Chi rallenta per aspettare l'arrivo dell'altro e viceversa. Per non parlare delle grida di qualche bastoniere del Sacramento che con molta eleganza e discrezione sollecita i portatori a correre. Poi perchè entrare subito le vare dentro la Chiesa??? Ricordo che ai tempi di Padre Carlo, la messa di mezzogiorno si celebrava sul sagrato della Madrice, mentre migliaia di persone si fermavano in piazza per parteciparvi. Questo dava l'opportunità anche di poter ammirare gli incantevoli "mazzuna" baciati dal sole. Una cosa che non sapevo e che sinceramente mi rattrista essere venuto a conoscenza solamente adesso del fatto che le vare vengono lasciate nell'uscio della porta. Allora mi viene da chiedere: perche entrarle??? A questo punto meglio lasciarle fuori e permettere a tutti di poterle ammirare meglio.
    La mia, per concludere, non vuole essere una critica negativa ma costruttiva per migliorare lo svolgersi di una manifestazione così importante e antica. Chi coordina questa macchina organizzativa si fermi, si segga un tavolo e apponga le giuste modifiche. Facciamo sì che quanto ci è stato consegnato dai nostri padri mantenga sempre il suo fascino e il suo splendore originario.

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  8. dobermann

    Caro Giuseppe, la tua analisi è stata perfetta. Io ormai non partecipo da tempo all'Incontro e non ho notato gli ultimi cambiamenti. Ricordo bene però come si svolgeva prima.... La corsa di entrambe le vare era molto bella, dava proprio la sensazione della trepidazione dell'incontro tra i due Personaggi....
    E ricordo bene che il Cristo partiva dal marciapiede del municipio.... come mai adesso è stato cambiato il tragitto?
    Anche la "giravolta" delle statue era bella.... non capisco come mai adesso queste cose non le fanno più....
    Forse sono cambiati i varanti e questi non le sanno fare?

    Quanto allo spoglio delle vare... che dire..... hai pienamente ragione.... Hai ragione in tutto... Speriamo che qualcuno faccia notare queste cose ai confrati e al superiore della confraternita, in maniera pacata e serena, senza critiche accese (non vogliamo fare polemiche ma critiche costruttive) e magari si farà più attenzione a tutti questi particolari, me lo auguro davvero!!

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  9. Giuseppe Giordano

    Non so il parroco quanto possa influire sul fatto che il Cristo parta dal corso anziché dal municipio, o sul fatto che si faccia o no la giravolta al momento dell'Incontro. All'arciprete posso solo attribuire la decisione (per nulla condivisa) di fare entrare le vare immediatamente dopo l'incontro. BISOGNA CHE CAMBINO LE TESTE...!!! ricordo tutta la polemica che alcuni anni fa si fece nel rimettere (come da tradizione) il manto nero alla Madonna... adesso piace a tutti! Dunque impegnatevi, parlatene cari confrati, perche a voi è affidata una responsabilità sociale e culturale che dovete portare avanti con impegno, decoro e soprattutto con la stessa fede e la stessa devozione che caratterizzava il lavoro dei nostri avi.
    Ciò detto, sono altresì convinto che non cambierà nulla... ormai conosco tutti molto bene... e conosco come ragionano i misilmeresi!

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  10. confrate

    @consultore. il tuo atteggiamento oltre ad essere scorretto è anche falso. Non devi coprire i limiti della tua confraternita con scuse puerili e accusare il parroco. preoccupati più tosto di stare più vicino al superiore durante tutto l'anno e non solo dal giovedì santo in poi.

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  11. Gaspare Abbandoni

    sicuramente l'incontro di Pasqua così come avviene ultimamente non ha molto senso di esistere, è inutile accusare il Parroco o la confraternita per ciò che rimane di questa sterile parvenza di Incontro.
    1 L'incontro non esiste non avviene nessun incontro tra il Crito e la Madre in quanto come già detto sopra i varanti corrono x un comando senza che il cristo salga sul municipio e possa "avvistare la Madre" e corrergli incontro.
    2 I famosi due giri davanti la chiesa non devono essere visti come un atto coreografico e spettacolare bensì come atto coreutico e di benedizione alla città tutta. Mi rincuora il fatto che diversa gente, anche durante la processione ha palesato il proprio disappunto su tale mancanza.
    3 Il rientro in chiesa dopo l'incontro è stato "giustificato" dal fatto che resterebbero in una piazza di gente che passeggia semplicemente e gioisce x la festa o meglio per il giorno di festa da non confondere con il momento religioso che non è ben inteso da tutti. Io ricordo la celebrazione eucaristica ai tempi di don Carlo e di certo non si può dire che migliaia di persone partecipavano, come ha detto Giuseppe Corso, semmai migliai di gente passeggiava e in mezzo a tutto il mormorio della gente si provare a celebrare una Santa Messa poco partecipata tantè a metà della celebrazione avvicinandosi l'ora del pranzo rimanevamo un centinaio ossia metà gradinata.
    Personalmente a me piace la Messa all esterno ma Misilmeri non è in grado di riuscire a pregare x strada. Questa decisione spetta al parroco non a noi cittadini ne ai confrati.
    Purtroppo ognuno di noi nel suo piccolo e nei suoi limiti vorrebbe sforzarsi di migliorare le cose ma non è semplice far capire l'importanza del perpetuarsi di una Tradizione storica x cui molti dettagli vengono abbandonati o lasciati al caso, nulla dovrebbe essere lasciato al caso perchè quello che non si è ancora capito è che il dettaglio è ciò che da senso e vita alla vera Tradizione, senza esso la Tradizione si svuota di significato e significante perdendo la T maiuscola e diventando una semplice tradizione di ricordo e dunque non ha senso di esistere

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  12. Gaspare Abbandoni

    Per la prima volta siamo riusciti ad entrare il Cristo risorto in Chiesa Madre completo di braccio e La Madonna è tornata all'oratorio con entrambe le mani senza essere mutilarta in pubblica piazza, speriamo il prox ANNO di ottenere ancora di più

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  13. Giuseppe Giordano

    Bisogna solo che se ne parli in consulta, che si faccia una riunione e se ne discuta, anche con il parroco, per cercare di risolvere i problemi. Si rischia altrimenti solo di parlare, parlare e parlare.... e mentre noi parliamo se ne vanno secoli di storia, di tradizioni e di cultura.
    La confraternita (o qualunque altra istituzione) nel gestire un culto, una tradizione, una devozione, ha anche una responsabilità sociale di cui non deve mai dimenticarsi. In qualche maniera la comunità paesana a lei si affida e in lei si riconosce nel compimento dell'azione rituale che caratterizza una delle tante tappe calendariali (credo la più importante nel caso della Pasqua) che marcano il Tempo sociale, oltre che religioso.
    Consapevoli di questa bella, ma impegnativa responsabilità, mi auguro che si possa seriamente ritornare a credere in certi valori, manifestando il proprio attaccamento devozionale anche attraverso il giusto compiersi delle azioni della ritualità popolare.

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