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Ritorno alle stragi, Zarcone racconta la mafia misilmerese

Scenari inquietanti sulla mafia del nostro territorio

Ritorno alle stragi, Zarcone racconta la mafia misilmerese

“… a livello stragista … voleva ritornare ai vecchi sistemi… chiunque abbia la divisa si fa fuori, carabinieri, polizia… basta….”. Doveva essere una carneficina di rappresentanti delle forze dell'ordine. Una reazione a colpi di piombo contro lo Stato per la durezza del regime carcerario.

Antonino Zarcone, boss pentito di Bagheria, svela i piani di morte della mafia della provincia di Palermo.Perché era a Misilmeri che si erano messi in testa di alzare il tiro. L'inquietante retroscena viene fuori dall'inchiesta dei carabinieri del Reparto operativo e del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Palermo che oggi ha portato al fermo di sette persone considerate i nuovi capi del mandamento di Misilmeri-Belmonte Mezzagno. Il padrino oggi sarebbe Giuseppe Vasta, 65 anni, subentrato a Francesco Lo Gerfo, arrestato tre anni anni fa e condannato di recente a 18 anni di carcere. Secondo Zarcone, sarebbe stato Lo Gerfo la mente del piano di morte. Prima di finire in cella, racconta il pentito, stava cercando di coinvolgere gli esponenti di altri mandamenti mafiosi. Per organizzare omicidi eccellenti ci voleva un ampio consenso.

“Il Franco (Lo Gerfo ndr) lamentava sta situazione di stu maltrattamento dicendogli a Tonino Messicati Vitale (boss di Villabate pure lui arrestato nei mesi scorsi) – mette a verbale a Zarcone – che le autorità si stavano prendendo ormai troppo lusso diciamo… ha una mentalità lui molto… non dico antica, però… a livello stragista… voleva ritornare ai vecchi sistemi – prosegue il racconto -, e di iniziare a reagire perché non si poteva più sopportare una situazione del genere, e di avere questi soprusi nelle forze dell'ordine… che lui su Misilmeri, nel suo mandamento, dice, bisogna reagire, se siamo d'accordo, ogni mandamento.., dice a caso, a caso a chiunque abbia la divisa si fa fuori, carabinieri, polizia … basta … a caso… na cosa a caso… dice… che iniziate a fare dei segnali pesanti … e più a una guardia penitenziaria direttamente su Palermo”. Sembrerebbe, dunque, che un “secondino” era già vittima designata.

Scenari inquietanti. Gli investigatori si chiedono se l'arresto di Lo Gerfo abbia bloccato i piani di morte oppure se qualcun altro sia stato pronto ad intestarsi la reazione violenta allo Stato. Inevitabile che ci si concentri sulla figura di Vasta che di Lo Gerfo sarebbe il successore. Vasta ha finito di scontare una condanna per mafia nel 2006. Di lui, andando indietro nel tempo, parlava già nel 1997 il pentito Angelo Siino, indicandolo come uno dei partecipanti ad una riunione con tanto di “mangiata”, come tradizione di mafia vuole, avvenuta a San Giuseppe Jato. Tra i presenti anche Giovanni Brusca che allora non era il pentito di oggi, ma una pedina fondamentale dell'ala stragista di Cosa nostra.

Negli ultimi anni Vasta è stato filmato mentre incontrava, in più occasioni, Pietro Formoso, un sorvegliato speciale già condannato che sarebbe stato di nuovo arrestato nel dicembre di due anni fa. Formoso è fratello di Giovanni e Tommaso, condannati all'ergastolo per l'eccidio avvenuto di via Palestro a Milano. Nella notte fra il 27 e il 28 luglio 1993 esplode una bomba davanti al Pac, il padiglione di arte contemporanea. Morirono 5 persone. Dunque anche in questo caso le indagini finiscono per incrociare la storia stragista di Cosa nostra. Agli inquirenti il compito di verificare se si tratti solo di una coincidenza. Di certo ci sono le inquietanti dichiarazioni di Zarcone: la mafia voleva reagire allo Stato ammazzando dei rappresentanti delle forze dell'ordine.

 

Tratto da Live Sicilia

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15 Commenti

  1. Pasquale C.

    Che uomini, alzare il tiro, uccidere persone, fare stragi, carneficine etc etc, ma chi sono questi? Onnipotenti, dovrebbero buttare le chiavi al centro dell'oceano pacifico, ma dove hanno vissuto fino ad oggi? Prima fanno i prepotenti e dopo piangono e se la prendono con le persone in divisa che li arrestano, facendo il proprio dovere e cercano di portare un briciolo di legalità. Ai mafiosi dico Misilmeri, Palermo, la Sicilia, l'Italia. il mondo intero non è vostro, non vi appartiene, quindi statevene buoni e sappiate convivere con il prossimo, non conviene a nessuno fare atti dolosi, violenza genera violenza e quindi è opportuno vivere in pace tutti quanti .

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  2. Misilmerese

    Lo stato deve investire su i giovani, serve una cultura nuova, gli under 30 Siciliani fanno ben sperare

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    1. Pasquale C.

      Acqui, concordo con te per le persone che uccidono ci vuole la pena di morte esemplare, occhio per occhio dente per dente.

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  3. L.f.

    Fino a quando ci sarà questa crisi economica e questa mentalità di mer...i mafiosi cresceranno e vegeteranno sempre !

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  4. serpico

    Vigliacchi i mafiosi sono solo dei vigliacchi, il mondo sta cambiando la gente non ha più paura di voi come era una volta... Le persone ora collaborano e parlano perché si fidano dei poliziotti e dei carabinieri i veri amici sono loro... Basta mafia...

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  5. Paesano

    MAFIOSI DEL ~~~~~ VERGOGNATEVI AVETE FATTO PERDERE L ONORE ALLE VOSTRE FAMIGLIE AI VOSTRI FIGLI AL VOSTRO PAESE ALL ITALIA E AL MONDO! NESSUNO VI DOVREBBE AVVICINARE MANCO X UN SEMPLICE SALUTO! CON QUALE CORAGGIO AVETE AGITO COSI NEI CONFRONTI DELLA GENTE ONESTA!

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  6. Addio MAFIA

    CARISSIMI AMICI DI MISILMERI BLOG. Non metto il mio Nick Name per evitare ritorsioni o cose varie, ma ho una bella idea. perchè non organizziamo una bella manifestazione contro la mafia e a favore di Misilmeri visto l'evento accaduto. A parte la notte bianca della legalità che è un ottima manifestazione io in questo momento farei "Via la mafia dal nostro paese" .... che ne dite?

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    1. Pasquale C.

      Almeno saremmo venti cittadini (me compreso) non mafiosi e non contaminati, comunque credo che questi signori sono una piccola minoranza. il popolo misilmerese è un popolo lavoratore, onesto e sopratutto non mafioso.

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  7. Paesano

    Sono d d'accordissimo coinvolgiamo tutti dalle istituzioni alla gente comune x gridare No ALLA MAFIA che vogliamo vivere da onesti! Che miMisilmeri ? U PAISE RU SULE! E non che vive all ombra della mafia e di quattro esseri che si credono chissà chi! condivido in pieno la proposta anche i gesti esterni visibili servono a esprimere la propria solidarietà e a prendere le distanze da questo MORBO che infetta chiamata MAFIA! alla larga ! Evviva la legalità!

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  8. jerry

    io direi una cosa, su questi fatti accaduti, e che succedono nel mondo, lo stato non li dovrebbe arrestare, questi elementi, no persone no mafiosi, ma elementi, mi dispiace per le loro famiglie, li dovrebbero buttare in un isola lontano dalle terre emerse e piana scquali vorrei vedere se per loro dirsi mafioso sarebbe un nome al primo posto:) non direi

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  9. Amos II

    oltre Agli squali metterei anche tutti i familiari che Hanno fatto piangere con le loro prepotenze

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